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Ordine degli psicologi dell'Emilia Romagna

Carissime Colleghe, carissimi Colleghi,

 

in merito alle disposizioni emanate dalla Legge n. 170 del 8/10/2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” (DSA), l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – d’intesa con la Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione – ha trasmesso a tutte le scuole della regione una nota in cui è precisato che, al fine di sostenere l’azione delle scuole e delle famiglie, a fronte della complessità del passaggio normativo di cui trattasi, […], in attesa dell’emanazione delle disposizioni della Regione Emilia-Romagna, le scuole sono tenute ad accettare anche le diagnosi non rilasciate dal Servizio Sanitario Nazionale.

Pertanto, in via transitoria - nell’attesa dell’emanazione dei decreti attuativi relativi alla legge n. 170/2010 -, anche coloro che svolgono esclusivamente attività libero professionale possono rilasciare la diagnosi di DSA valevole per l’accesso ai benefici di legge previsti.

L’Ufficio Scolastico Regionale avverte tuttavia le famiglie che, al termine del periodo transitorio, le diagnosi effettuate da specialisti privati dovranno essere convertite e consiglia pertanto “alle famiglie di richiedere l’appuntamento alla AUSL competente al fine di velocizzare quanto più possibile i relativi passaggi. Saranno poi le successive disposizioni della Regione Emilia-Romagna a definire il termine ultimo entro il quale le diagnosi dovranno essere convertite”.

 

Come Ordine professionale, ricordiamo a tutti i Colleghi che, per effettuare diagnosi di DSA, le buone pratiche professionali di riferimento sono quelle elaborate dalla Consensus Conference (si suggerisce la consultazione di entrambi i documenti, “Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento” e “Raccomandazioni cliniche sui DSA. Risposte a quesiti”, presenti nel nostro sito alla pagina “Buone Pratiche”) nelle quali è fortemente consigliato l’utilizzo di testistica aggiornata e dotata di buoni indici psicometrici di attendibilità e validità. Inoltre, nel referto è opportuno specificare:

  • la diagnosi e i relativi codici ICD 10;
  • il livello di competenza del bambino nelle diverse aree (competenze cognitive, competenze linguistiche e abilità scolastiche) e i test impiegati per ciascuna;
  • gli aspetti affettivo-relazionali;
  • le proposte per l’intervento e gli strumenti dispensativi e compensativi suggeriti.

Non appena ci saranno aggiornamenti ulteriori non mancheremo di informarvi.

 

Cordialmente,

Manuela Colombari