Psicologo dell’emergenza: chi è, come opera e cosa fa il Gruppo di Lavoro OPER

Il 18 febbraio 2021 l'Ordine Regionale delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna ha istituito un Gruppo di Lavoro esperto in Psicologia dell'Emergenza composto da psicologi specialisti nel campo. Questo gruppo ha l'obiettivo di contribuire alla risoluzione delle sfide poste dalle emergenze attuali, come le conseguenze della Pandemia da Covid-19 e della sindrome Long Covid, la guerra in Ucraina, il terremoto in Turchia, con azioni di prevenzione e di supporto psicosociale alla comunità professionale, ai sopravvissuti e alla collettività tutta.
L’obiettivo del nostro lavoro è fornire opportunità di formazione e divulgazione del disagio psicologico ed eventuali psicopatologie causati dalle emergenze suddette, permettendo alle persone di avere maggiori informazioni per affrontare queste situazioni difficili.

Chi sono gli psicologi dell’emergenza e come operano - Gli psicologi dell’emergenza hanno una competenza specifica in psicologia dell’emergenza, forniscono assistenza psicologica immediata alle persone per aiutarle a gestire lo stress e le emozioni durante situazioni di crisi o emergenza come disastri naturali, (terremoti, alluvioni, maremoti, uragani, frane , valanghe) o emergenze antropiche quali guerre, epidemie, incidenti stradali, atti terroristici, migrazioni forzate etc. I compiti specifici possono includere aspetti quali: fornire supporto psicologico immediato ai sopravvissuti e ai loro familiari, aiutare le persone a elaborare i traumi subìti durante l'emergenza, promuovere la resilienza e la gestione dello stress, lavorare con le organizzazioni di emergenza per fornire supporto psicologico a larga scala, sviluppare programmi di prevenzione della salute psicologica e benessere emotivo legate all'emergenza, ma anche collaborare con altri professionisti per garantire un'assistenza psicologica completa e integrata. Il ruolo dello Psicologo in emergenza, pertanto, tende a preservare il benessere psicofisico del singolo e delle comunità, cercando di limitare i danni a breve e lungo termine degli effetti dell’evento subìto.
Lo psicologo dell’emergenza si occupa anche di previsione e prevenzione dei rischi, di programmazione e gestione dei soccorsi, di assessment delle caratteristiche dei gruppi sui quali è chiamato ad intervenire; di progettazione, organizzazione ed attuazione degli interventi di sostegno psicologico, ma anche di formazione in tema di contesti emergenziali per operatori del soccorso e Forze dell’Ordine. E’ un professionista in grado di destreggiarsi nella complessità e nella versatilità degli interventi in emergenza, che comprendono sia l’aspetto psicosociale, ma anche l’approccio piu’ organizzativo. In sintesi, si tratta di una figura chiave che interviene per aiutare le persone a superare le difficoltà emotive e psicologiche associate alle situazioni di emergenza e per prevenire problemi di salute mentale a lungo termine. Il requisito di minima affinchè uno psicologo dell’emergenza possa essere attivato e così entrare in un campo di emergenza allestito dalla Protezione Civile è aver frequentato il Corso Base di protezione civile e aver conseguito il relativo Attestato.

Le linee guida - Lo psicologo dell’emergenza fa riferimento alle Linee Guida IASC (Inter Agency Standing Committee redatte nel 2007) internazionali sulla salute mentale e il supporto psicosociale in contesti di emergenza, le quali definiscono i termini di previsione e prevenzione dei rischi, di programmazione e gestione dei soccorsi e di formazione. Grazie a queste linee guida si è passati da una visione patologizzante focalizzata sul trattamento del trauma ad un approccio psicosociale volto a rafforzare la resilienza dell’individuo e della comunità e a preservare il benessere dei soccorritori.