Gentile collega,
ancora oggi persistono alcuni stereotipi, pregiudizi e false credenze sulla psicologia e sugli psicologi.
A partire da questa consapevolezza, il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna ha deciso di rivolgersi ad un’agenzia di comunicazione qualificata per realizzare una prima
campagna di sensibilizzazione sulla figura professionale della psicologia e dello psicologo.
L’intento della campagna è di parlare direttamente ai cittadini, adottando un linguaggio semplice, non tecnico, e in linea con le più promettenti strategie di social marketing.
Linguaggi e strumenti spesso lontani dal nostro agire e comunicare professionale ma che speriamo possano portare ai risultati attesi e concordati con l’agenzia.
Come canali di comunicazione utilizzeremo:
- una landing page (“pagina di atterraggio”), ovvero un luogo virtuale nel quale arriveranno gli utenti che risponderanno positivamente alle inserzioni attive su Facebook e Instagram. La pagina ha l’obiettivo di sfatare falsi miti e stereotipi.
- alla landing page sono associati una nuova pagina Facebook dedicata e il profilo Instagram “OPER for you”, nei quali i cittadini potranno trovare spunti e materiali a supporto della campagna, e sui quali vogliamo generare un engagement (sotto forma di commenti, condivisioni e anche confronti) che sia di beneficio alla visibilità della pagina OPER e della sua landing page.
Sarà una campagna molto diversa dal solito proprio per superare quelle resistenze che ancora albergano nelle nostre comunità. Per questo, su esplicita indicazione della agenzia di comunicazione, useremo l’ironia e il gioco come veicoli dei nostri messaggi: sia nelle inserzioni che portano l'utente alla landing page, che nei post pubblicati sui canali social.
Verrà attivato un costante monitoraggio sull’efficacia dei messaggi nel portare i cittadini sulla nostra pagina e sulla mappa georeferenziata presente nel
nuovo sito dell’Ordine.
Una scelta forte e anche un pò rischiosa per un Ordine professionale, lo sappiamo, ma sappiamo anche che la comunità professionale ha bisogno anche di coraggio per sperimentare e migliorare.
Un caro saluto,
Gabriele Raimondi