Covid e Long Covid: cosa ha fatto e cosa fa lo psicologo dell’emergenza?

Negli ultimi anni si è parlato molto degli effetti psicologici del Covid sulla popolazione. Poco invece, per lo meno sui canali di informazione generalisti, è stato affrontato il tema delle conseguenze psicologiche correlate al Long Covid. Eppure, noi psicologi dell’emergenza, sappiamo che nel contesto degli interventi a sostegno delle vittime di eventi catastrofici é necessario prestare massima attenzione ai problemi di ordine psichiatrico-psicologico che possono manifestarsi sulle popolazioni colpite e sui loro soccorritori e che possono palesarsi in fase acuta o evolvere in modo subdolo, con ripercussioni, anche nel lungo periodo.

Covid, Long Covid e guerra in Ucraina - All'inizio della pandemia, la principale sfida era la preoccupazione per la diffusione del virus e la risposta di allarme, alle quali sono seguite una serie di emozioni legate al coronavirus, tra cui paura, preoccupazioni, ansia, depressione e stress. Ora, pur non essendo scomparso il virus, profilassi vaccinali, terapie farmacologiche e misure di prevenzione hanno reso gestibile la diffusione del Covid-19 , ma ci troviamo ad affrontare conseguenze quali la Sindrome Long Covid, termine coniato dagli stessi pazienti e poi adottato a livello internazionale. I sintomi possono essere persistenti, debilitanti e multiorgano sia nei pazienti con una fase acuta grave sia in pazienti con sintomi lievi o addirittura asintomatici e risulta fondamentale garantire il supporto psicologico in stretta collaborazione con le altre figure sanitarie.
Anche la guerra in Ucraina ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale della popolazione. L’ esposizione diretta o indiretta ad uno o più eventi traumatici, con minaccia della vita  o l’integrità fisica propria o altrui e la paura del futuro e l'incapacità di pianificare possono portare a sentimenti di ansia e depressione o ad un quadro clinico post traumatico transitorio, quale il disturbo da stress acuto o il disturbo dell’adattamento, o ancora ad un quadro più severo denominato disturbo post traumatico da stress (DPTS).
Per affrontare queste situazioni, abbiamo messo a disposizione della collettività articoli e materiale divulgativo, realizzato webinar e partecipato a tavoli di lavoro regionali con azioni di prevenzione, di progettazione e di coordinamento di interventi a tutela della salute mentale e del benessere psicologico degli individui, della comunità coinvolta e degli operatori tutti, da attuarsi prima, durante e dopo la fase acuta dell’emergenza. La limitazione delle interazioni sociali a causa delle restrizioni COVID-19 e della guerra in Ucraina hanno aumentato  il senso di disorientamento, di solitudine e la disconnessione sociale, che a loro volta possono peggiorare i disturbi mentali. È importante che le persone che soffrono di stress, ansia o depressione legati all'emergenza COVID-19 o alla guerra in Ucraina ricevano supporto e cure appropriate. Poiché gli impatti psicologici stanno diventando un problema estremamente rilevante con una serie di ricadute anche a livello economico, sociale ed educativo, ci auspichiamo che le istituzioni possano incrementare gli investimenti a favore di interventi strutturali per la salute mentale e la promozione del benessere psicologico.

Long Covid: fattori di rischio e obiettivi degli studi di ricerca -  I fattori di rischio legati allo sviluppo di "sintomi Long Covid” sembrano essere l’età avanzata, il sesso femminile, l’ospedalizzazione per COVID-19, l’obesità e il diabete di tipo 2 e sembra giochi anche un ruolo lo stato di salute generale al momento dell’infezione. Gli obiettivi degli studi di ricerca sono comprendere le cause dell’insorgenza del Long COVID che determinano manifestazioni muscolari e articolari, respiratorie, gastrointestinali, cardiovascolari, renali, endocrine, neuropsichiatriche,  neuropsicologiche e dermatologiche. Il quadro può essere aggravato dall'insorgenza di disturbi psicologici i più comuni dei quali sono ansia e depressione in parte riconducibili allo stato infiammatorio persistente, in parte conseguenza indiretta della pandemia e dello stato di prostrazione della malattia. L’intento è anche quello di sviluppare strumenti per la gestione e il trattamento della sindrome.  Di recente pubblicazione il documento BUONE PRATICHE CLINICHE PER LA GESTIONE E PRESA IN CARICO DELLE PERSONE CON LONG-COVID a cura dell'ISS in cui si raccomanda una valutazione  multidimensionale che comprenda anche gli aspetti psicologici. Le linee guida forniscono informazioni sui sintomi della sindrome, sui fattori di rischio e sui trattamenti disponibili, nonché su come supportare i pazienti e le loro famiglie durante la fase di recupero. Possono essere utilizzate dai professionisti come medici, infermieri, psicologi e altri operatori sanitari per fornire una gestione adeguata a supporto di queste persone.

Il convegno del 27 marzo 2023 - Lunedì 27 marzo si terrà il convegno, organizzato dal nostro Gruppo di Lavoro, "Long Covid e Post Covid: dall’emergenza alla costruzione di letture per il cambiamento". L'evento sarà un'occasione unica per discutere le ultime ricerche e per condividere esperienze e best practice nella gestione dei pazienti con sintomi a lungo termine da COVID-19. Ci auguriamo, altresì, che questo webinar possa offrire uno spazio di riflessione e di supporto per le persone che ne sono state colpite. Inoltre, il Gruppo di Lavoro intende continuare a organizzare incontri periodici per monitorare la situazione e proporre interventi adeguati.