L’organizzazione dell’assistenza psicologica in Emilia-Romagna

Mainetti, Paron, Durante

Il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, Maurizio Mainetti, ha spiegato che i recenti interventi legislativi non hanno favorito la gestione dell’emergenza terremoto in Emilia-Romagna. Pur consapevoli di rinunciare a competenze maggiormente specializzate, si è scelto di coinvolgere in modo prevalente le istituzioni territoriali che operano in ordinario (che in occasione di questo evento hanno fatto un ottimo lavoro). In un prossimo futuro ritiene auspicabile assicurare la presenza degli psicologi nella colonna mobile regionale, inoltre potrebbero essere siglati protocolli con l’Ordine degli Psicologi, così come è stato fatto con altre professioni ordinistiche. 

Secondo l’esperienza del sindaco di Vigarano Mainarda, Barbara Paron, durante questa emergenza è stato abbastanza semplice rispondere al bisogno di un tetto e di un pasto caldo, più difficile invece rispondere al bisogno di ritornare ad avere case, scuole, certezze. Questo è lo sforzo al quale i sindaci fanno più fatica a fare fronte. Gli interventi sulla cittadinanza, gli amministratori, gli insegnanti, i dipendenti comunali, realizzati dagli psicologi volontari di SIPEm Emilia Romagna nel Comune, a suo parere sono stati preziosi ma “si sono potuti realizzare grazie all’autonomia di cui godono i sindaci che ci ha consentito di avvalerci di questo servizio e non sono certa di essermene avvalsa nel modo più corretto”. Riterrebbe auspicabile che l’assistenza psicologica fosse erogata a livello degli sportelli sociosanitari piuttosto che a livello dei distretti sanitari, in modo da poter più prontamente rispondere alle esigenze dei sindaci.

Marilena Durante, in rappresentanza dell’Assessorato regionale alla Salute, ha rilevato come nei territori dove esistono servizi di psicologia con autonomia gestionale e la presenza di operatori già formati in psicologia dell’emergenza è stato più facile organizzare una risposta efficiente e rispettosa dei bisogni della popolazione, che nelle emergenze vanno al di là dell’intervento clinico tradizionale, concordando sulla necessità di fare maggiormente rete da parte dei servizi territoriali che, in caso contrario, rischiano di non garantire le necessarie integrazioni a livello operativo. Ha anche anticipato i contenuti dell’Atto di indirizzo, recentemente approvato, relativo alle prestazioni psicologiche da erogare da parte dei distretti sanitari, ove prescrive che ogni distretto è tenuto a dotarsi delle equipe previste dalla Direttiva del 2006.