Gruppo di Lavoro “Psicologia e Fine Vita"
Istituito il 15.07.2025
Il diritto ad un dignitoso fine vita, al suicidio medicalmente assistito, alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), alla pianificazione condivisa del percorso di cura (PCC) e alle scelte terapeutiche complesse, rappresentano sfide emergenti per le nostre comunità e per la nostra professione.
La sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale ha reso esigibile il diritto all'autodeterminazione da parte di persone capaci di intendere e di volere, che siano affette da patologie irreversibili, versino in condizioni terminali, siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale e che lamentino sofferenze fisiche e psicologiche ritenute intollerabili. La sua applicazione regionale e nazionale apre a complessi scenari legali, bioetici e psicologici in cui come psicologi possiamo offrire un contributo scientifico e professionale rilevante.
Come psicologi siamo presenti nella normativa vigente in materia di fine vita (la Legge 38 del 2010, le Legge 219 del 2017 e la Sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019) in cui si apre la possibilità di offrire il proprio contributo professionale sia attraverso un processo valutativo, sia attraverso un processo di sostegno sulla gestione delle emozioni, i conflitti familiari, il supporto decisionale, l'elaborazione del lutto anticipatorio, il supporto agli operatori sanitari coinvolti. In questo contesto un ruolo imprescindibile è affidato alle cure palliative intese come approccio globale e attivo, rivolto sia al paziente sia alla famiglia, che mira a migliorare la qualità della vita di persone affette da malattie che non rispondono più a trattamenti curativi offrendo sollievo dalla sofferenza fisica, psicologica, sociale e spirituale. Tuttavia, spesso in tale ambito sono ancora carenti i percorsi formativi dedicati agli psicologi così come la presenza della nostra figura professionale all’interno delle reti di cura appare spesso scarsamente strutturata in percorsi di supporto sia nel pubblico che nel privato.
Compiti e funzioni principali
Il/la coordinatore/coordinatrice del Gruppo di Lavoro:
Coordinatrice: Varani Silvia
Membri: Buonaccorso Loredana, Cacciari Elena, Carlini Manuela, De Panfilis Ludovica, De Sanso Sara, Draghetti Laura, Fierro Cinzia, Mescoli Monia, Mollicone Anna, Pozzetti Grete, Sireci Francesca, Tanzi Francesca, Vignola Valentina, Zavagli Veronica.
Quali i criteri utilizzati per la selezione delle candidature?
La sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale ha reso esigibile il diritto all'autodeterminazione da parte di persone capaci di intendere e di volere, che siano affette da patologie irreversibili, versino in condizioni terminali, siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale e che lamentino sofferenze fisiche e psicologiche ritenute intollerabili. La sua applicazione regionale e nazionale apre a complessi scenari legali, bioetici e psicologici in cui come psicologi possiamo offrire un contributo scientifico e professionale rilevante.
Come psicologi siamo presenti nella normativa vigente in materia di fine vita (la Legge 38 del 2010, le Legge 219 del 2017 e la Sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019) in cui si apre la possibilità di offrire il proprio contributo professionale sia attraverso un processo valutativo, sia attraverso un processo di sostegno sulla gestione delle emozioni, i conflitti familiari, il supporto decisionale, l'elaborazione del lutto anticipatorio, il supporto agli operatori sanitari coinvolti. In questo contesto un ruolo imprescindibile è affidato alle cure palliative intese come approccio globale e attivo, rivolto sia al paziente sia alla famiglia, che mira a migliorare la qualità della vita di persone affette da malattie che non rispondono più a trattamenti curativi offrendo sollievo dalla sofferenza fisica, psicologica, sociale e spirituale. Tuttavia, spesso in tale ambito sono ancora carenti i percorsi formativi dedicati agli psicologi così come la presenza della nostra figura professionale all’interno delle reti di cura appare spesso scarsamente strutturata in percorsi di supporto sia nel pubblico che nel privato.
Compiti e funzioni principali
- Valorizzare il ruolo professionale dello psicologo come figura chiave nei percorsi di cure palliative, nella pianificazione condivisa delle cure e nel supporto alle decisioni sul fine vita;
- Promuovere la presenza di psicologhe e psicologi con competenze specifiche all'interno di hospice e cure domiciliari, reparti ospedalieri, RSA, Comitati Etici e team dedicati alle DAT;
- Definire buone prassi per il supporto psicologico al paziente, ai familiari e all'équipe curante durante tutto il percorso di malattia e nella fase di elaborazione del lutto;
- Analizzare le implicazioni psicologiche delle nuove frontiere della bioetica (es. intelligenza artificiale in medicina, decisioni per minori o persone non coscienti);
- Elaborare raccomandazioni e documenti di indirizzo per la pratica professionale in linea con la normativa nazionale e le direttive regionali;
- Progettare e diffondere contenuti formativi e divulgativi per i professionisti, le istituzioni sanitarie e la cittadinanza sui temi del consenso informato, delle DAT e del supporto psicologico nel fine vita.
- Collaborare con l'Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna per integrare la prospettiva psicologica nelle linee guida regionali su cure palliative e fine vita;
- Stabilire un dialogo permanente con i Comitati Etici delle AUSL e delle Aziende Ospedaliere del territorio;
- Creare percorsi di collaborazione costante e permanente con le reti locali di cura (ospedali, ambulatori, domiciliare e hospice) e con le organizzazioni del terzo settore coinvolte nei percorsi assistenziali del settore;
- Promuovere partnership con le Università dell'Emilia-Romagna per attività di ricerca e formazione congiunta.
Il/la coordinatore/coordinatrice del Gruppo di Lavoro:
- Garantisce il corretto svolgimento delle attività e la conduzione dei processi di lavoro;
- Predispone annualmente un cronoprogramma delle attività fissando obiettivi condivisi;
- Si coordina con la Presidente, con altri gruppi di lavoro e con le istituzioni coinvolte su temi di interesse comune anche attraverso riunioni periodiche;
- Monitora la coerenza tra obiettivi e risultati, proponendo aggiustamenti o rimodulazioni quando necessario;
- Cura la redazione e la trasmissione di report periodici al Consiglio dell’Ordine, suggerendo interventi per migliorare l’efficacia e la qualità delle attività del gruppo;
- Assicura la comunicazione e la circolarità delle informazioni con le altre articolazioni dell’Ordine e con la struttura amministrativa;
- Aggiorna le informazioni e i materiali relativi alle attività del Gruppo di Lavoro sul sito istituzionale.
Coordinatrice: Varani Silvia
Membri: Buonaccorso Loredana, Cacciari Elena, Carlini Manuela, De Panfilis Ludovica, De Sanso Sara, Draghetti Laura, Fierro Cinzia, Mescoli Monia, Mollicone Anna, Pozzetti Grete, Sireci Francesca, Tanzi Francesca, Vignola Valentina, Zavagli Veronica.
Quali i criteri utilizzati per la selezione delle candidature?
- chiarezza e coerenza della motivazione espressa
- proattività nel formulare proposte concrete
- reti di cui si fa o si è fatto parte
- pertinenza del CV inviato
- livello del percorso formativo in relazione al GdL
- esperienze lavorative o di volontariato nell’ambito del GdL
- completezza e correttezza della domanda di candidatura