Note a "Terapie Riparative"

DSM e ICD

Il DSM - Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders – è uno strumento diagnostico redatto dall’APA - American Psychiatric Association – e contiene un elenco descrittivo dei maggiori disturbi mentali. La prima edizione, che risale al 1952, ha origine dall’esigenza di dare definizioni operative dei diversi disturbi mentali condivisibili da tutta la comunità scientifica.
L’identificazione delle patologie si basa infatti sui quadri sintomatologici oggettivi e indipendenti dai vissuti soggettivi dei singoli, senza riferimento a nessun approccio teorico particolare e basato su una classificazione suddivisa in cinque categorie principali, chiamate Assi, per facilitare una diagnosi standardizzata.
Attualmente è in vigore la quarta versione (DSM-IV), pubblicata nel 1994 e successivamente revisionata nel 2000.
Al pari del DSM, l’ICD - International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems – è uno standard di classificazione internazionale per le malattie e i problemi correlati redatto dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità - ma al contrario del primo non considera soltanto i disordini mentali, che sono stati inclusi solo a partire dall’ICD-9, bensì la totalità delle patologie. La versione attualmente in vigore è l’ICD-10, sottoscritta nel 1990 dai 43 stati membri dell’OMS e adottata ufficialmente dal 1994.

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