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Premio tesi di laurea, vince Maria Pagano
Dall'abstract: “L’aspetto innovativo dello studio è stato l’aver esplorato più facce del fenomeno della discriminazione online. Innanzitutto, è stata presa in esame la componente esplicita riferita dagli utenti dei due social network (Facebook e Instagram, ndr). (...) Inoltre, particolare attenzione è stata rivolta allo studio della discriminazione sottile. Quest’ultima è stata indagata attraverso la valutazione dei cosiddetti memi. L’uso dei memi rappresenta un modo tipico di comunicare sui social network, che talvolta può veicolare contenuti discriminatori celati dietro una falsa veste di umorismo. Della discriminazione sottile è stato colto anche l’aspetto più comportamentale, attraverso la rilevazione di alcune azioni messe in atto in risposta a contenuti discriminatori, come mettere like o segnalare il post”.
Si tratta di un interessante lavoro sull'analisi delle condizioni di parità e non parità e sull'attenzione al linguaggio utilizzato sui social network, che rappresenta anche un utile aggiornamento per tutte le colleghe e i colleghi psicologhe e psicologi.
Premiare un elaborato universitario significa non solo sensibilizzare al tema ma anche approfondirne significati, variabili e modalità di intervento con cui confrontarsi per un aggiornamento costante e proficuo sul tema della violenza, delle discriminazioni e degli stereotipi alla base di tante sofferenze.
Qui l’abstract della tesi