Stalking
Si tratta di un fenomeno individuato negli anni '70 negli Stati Uniti in conseguenza di atti persecutori messi in atto da alcuni fan verso personaggi famosi del cinema e della musica (star stalking).
Quali comportamenti possono essere definiti come stalking?
Quando si configurano minacce o molestie reiterate verso qualcuno in modo tale da infliggergli un grave disagio psichico o da determinare un giustificato timore per la sua sicurezza personale o di una persona a lui/lei vicina o comunque tale da pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere.
Si tratta di un reato punibile dal Codice penale Italiano?
Se viene sporta querela il reato può essere punito con la reclusione dai 6 mesi ai 4 anni, infatti il D. L. 23 febbraio 2009, n. 11 (convertito in Legge 23 aprile 2009, n. 38) ha introdotto all’art. 612 bis c.p. il reato di “atti persecutori”.
La pena viene aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato/divorziato - o da persona che sia stata legata da relazione affettiva - ovvero ai danni di un minore, di donna in stato di gravidanza o di soggetto disabile.
Come comportarsi per tutelare la vittima?
Per prima cosa è consigliabile denunciare subito il comportamento alle Forze dell’ordine.
Oltre alla tutela da parte delle Forze dell’ordine appare importante in questa fattispecie di reato il sostegno psicologico erogato alla vittima individualmente o in gruppo affinché possa recuperare l’equilibrio perduto o la psicoterapia nel caso in cui si presentino sintomatologie specifiche.
E’ possibile intervenire con cure adeguate anche sul molestatore?
Anche lo stalker è vittima della sua ossessione e anche ove non sia affetto da un disturbo mentale conclamato è senz’altro affetto da problemi psicologico-relazionali che devono essere adeguatamente diagnosticati e trattati e per i quali trattamento di elezione è la psicoterapia individuale, nei casi più gravi certamente coadiuvata dalla rete dei servizi, se non all’interno dei servizi stessi. Consapevoli del fatto che la terapia nei confronti del soggetto molestatore generalmente rappresenterà una sfida complessa e dagli esiti incerti, in cui la dimensione di distorsione relazionale, anche qui messa in atto dal paziente,
rappresenterà il focus e la difficoltà maggiore da affrontare.
Quali comportamenti possono essere definiti come stalking?
Quando si configurano minacce o molestie reiterate verso qualcuno in modo tale da infliggergli un grave disagio psichico o da determinare un giustificato timore per la sua sicurezza personale o di una persona a lui/lei vicina o comunque tale da pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere.
Si tratta di un reato punibile dal Codice penale Italiano?
Se viene sporta querela il reato può essere punito con la reclusione dai 6 mesi ai 4 anni, infatti il D. L. 23 febbraio 2009, n. 11 (convertito in Legge 23 aprile 2009, n. 38) ha introdotto all’art. 612 bis c.p. il reato di “atti persecutori”.
La pena viene aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato/divorziato - o da persona che sia stata legata da relazione affettiva - ovvero ai danni di un minore, di donna in stato di gravidanza o di soggetto disabile.
Come comportarsi per tutelare la vittima?
Per prima cosa è consigliabile denunciare subito il comportamento alle Forze dell’ordine.
Oltre alla tutela da parte delle Forze dell’ordine appare importante in questa fattispecie di reato il sostegno psicologico erogato alla vittima individualmente o in gruppo affinché possa recuperare l’equilibrio perduto o la psicoterapia nel caso in cui si presentino sintomatologie specifiche.
E’ possibile intervenire con cure adeguate anche sul molestatore?
Anche lo stalker è vittima della sua ossessione e anche ove non sia affetto da un disturbo mentale conclamato è senz’altro affetto da problemi psicologico-relazionali che devono essere adeguatamente diagnosticati e trattati e per i quali trattamento di elezione è la psicoterapia individuale, nei casi più gravi certamente coadiuvata dalla rete dei servizi, se non all’interno dei servizi stessi. Consapevoli del fatto che la terapia nei confronti del soggetto molestatore generalmente rappresenterà una sfida complessa e dagli esiti incerti, in cui la dimensione di distorsione relazionale, anche qui messa in atto dal paziente,
rappresenterà il focus e la difficoltà maggiore da affrontare.