Superare le conseguenze di un disastro
Le forze estreme e distruttive dei disastri, anche se di breve durata, possono avere effetti profondi sulla stabilità dell’individuo, della comunità e delle nazioni.
Chi viene considerato vittima?
I disastri coinvolgono le persone che si trovano sul luogo dell’impatto ma producono indirettamente un numero più consistente di vittime se consideriamo la famiglia, gli amici, la comunità di appartenenza e i soccorritori.
Gli eventi connessi ai disastri sono una potenziale fonte di stress traumatico e possono generare conseguenze a lungo termine sulla salute psichica soprattutto quando le vittime sono esposte alla morte, a un rischio di morte e di gravi ferite o a forti stimolazioni sensoriali.
Come si reagisce a un trauma?
Benché le reazioni individuali siano variabili, sono state identificate alcune reazioni comuni nella maggior parte degli individui esposti ad un evento traumatico.
Nella fase di emergenza e nella prima fase successiva all’impatto di norma si manifesta un’alta frequenza di reazioni da stress di grado lieve o moderato che, benché possano apparire estreme e provocare sofferenza, generalmente non diventano problemi cronici.
La maggior parte delle persone si riprende pienamente da una reazione da stress di intensità moderata in pochi mesi. Una ripetizione sequenziale dell’evento (es sciame sismico) può allungare i tempi di recupero.
E’ possibile intervenire per supportare le vittime già in questa prima fase?
E’ opportuno e consigliabile che gli psicologi che possiedono una preparazione specifica in psicologia dell’emergenza intervengano a supporto delle vittime con metodologie specifiche di gruppo o anche individuali già nelle fasi immediatamente successive al trauma.
Quali sono le reazioni normali allo stress traumatico?
Dopo essere sopravvissuti a un disastro o ad un evento traumatico ci si può sentire storditi o addirittura insensibili.
Ci si può anche sentire tristi e impotenti.
Non è insolito avere brutti ricordi o sogni ed evitare luoghi o persone che ci ricordano del disastro.
Si potrebbero presentare problematiche connesse al sonno, all’alimentazione o all’attenzione.
Molte persone diventano irritabili o ansiose e presentano reazioni di trasalimento esagerate.
QUESTE SONO TUTTE NORMALI REAZIONI ALLO STRESS TRAUMATICO.
Cosa può aiutare a superare questi disagi?
A volte lo stress può essere troppo difficile da gestire soli, chiedete aiuto se:
Cos’è il disturbo post traumatico da stress?
E’ una reazione da stress che si protrae nel tempo innescata da un evento traumatico di natura eccezionalmente spaventosa o catastrofica. È caratterizzata da un disagio clinicamente significativo con una sintomatologia specifica e da problemi nelle relazioni sociali, nell’attività lavorativa o in altre aree importanti che permangono dopo diversi mesi dall’evento traumatico.
La persona può rivivere persistentemente il trauma subito, evitare tutto ciò che ricorda il trauma, vivere in una condizione di “costante allerta” prestando eccessiva attenzione a qualsiasi evento che possa apparire minaccioso, presentare irritabilità, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Può anche trovarsi in una condizione di distacco emotivo nei confronti delle altre persone avendo difficoltà a provare emozioni.
Il disturbo post-traumatico da stress può insorgere anche a distanza di tempo dall’evento scatenante e può essere risolto positivamente se adeguatamente trattato rivolgendosi a uno psicoterapeuta.
Chi viene considerato vittima?
I disastri coinvolgono le persone che si trovano sul luogo dell’impatto ma producono indirettamente un numero più consistente di vittime se consideriamo la famiglia, gli amici, la comunità di appartenenza e i soccorritori.
Gli eventi connessi ai disastri sono una potenziale fonte di stress traumatico e possono generare conseguenze a lungo termine sulla salute psichica soprattutto quando le vittime sono esposte alla morte, a un rischio di morte e di gravi ferite o a forti stimolazioni sensoriali.
Come si reagisce a un trauma?
Benché le reazioni individuali siano variabili, sono state identificate alcune reazioni comuni nella maggior parte degli individui esposti ad un evento traumatico.
Nella fase di emergenza e nella prima fase successiva all’impatto di norma si manifesta un’alta frequenza di reazioni da stress di grado lieve o moderato che, benché possano apparire estreme e provocare sofferenza, generalmente non diventano problemi cronici.
La maggior parte delle persone si riprende pienamente da una reazione da stress di intensità moderata in pochi mesi. Una ripetizione sequenziale dell’evento (es sciame sismico) può allungare i tempi di recupero.
E’ possibile intervenire per supportare le vittime già in questa prima fase?
E’ opportuno e consigliabile che gli psicologi che possiedono una preparazione specifica in psicologia dell’emergenza intervengano a supporto delle vittime con metodologie specifiche di gruppo o anche individuali già nelle fasi immediatamente successive al trauma.
Quali sono le reazioni normali allo stress traumatico?
Dopo essere sopravvissuti a un disastro o ad un evento traumatico ci si può sentire storditi o addirittura insensibili.
Ci si può anche sentire tristi e impotenti.
Non è insolito avere brutti ricordi o sogni ed evitare luoghi o persone che ci ricordano del disastro.
Si potrebbero presentare problematiche connesse al sonno, all’alimentazione o all’attenzione.
Molte persone diventano irritabili o ansiose e presentano reazioni di trasalimento esagerate.
QUESTE SONO TUTTE NORMALI REAZIONI ALLO STRESS TRAUMATICO.
Cosa può aiutare a superare questi disagi?
- Seguire una normale routine, per quanto possibile (come per esempio gli orari dei pasti e del sonno), trovando lo spazio per mantenere l’attività fisica, che riduce i livelli di ansia e può contribuire a migliorare l’umore.
- Aiutare altre persone. Restare occupato.
- Accettare l'aiuto di familiari, amici, colleghi, o altre figure fidate. Parlare loro dei propri sentimenti.
- Limitare il tempo speso a guardare le immagini e i suoni di quello che è successo. Non soffermarsi troppo su TV, radio o giornali che si occupano della tragedia, perché ciò può aumentare il livello di ansia.
A volte lo stress può essere troppo difficile da gestire soli, chiedete aiuto se:
- Non siete in grado di prendervi cura di voi stessi o dei vostri bambini.
- Non siete in grado di portare avanti il vostro lavoro.
- Usate alcool o droghe per fuggire dai problemi.
- Vi sentite tristi o depressi per lunghi periodi.
Una conseguenza di questi eventi catastrofici può essere infatti il disturbo post traumatico da stress.
Cos’è il disturbo post traumatico da stress?
E’ una reazione da stress che si protrae nel tempo innescata da un evento traumatico di natura eccezionalmente spaventosa o catastrofica. È caratterizzata da un disagio clinicamente significativo con una sintomatologia specifica e da problemi nelle relazioni sociali, nell’attività lavorativa o in altre aree importanti che permangono dopo diversi mesi dall’evento traumatico.
La persona può rivivere persistentemente il trauma subito, evitare tutto ciò che ricorda il trauma, vivere in una condizione di “costante allerta” prestando eccessiva attenzione a qualsiasi evento che possa apparire minaccioso, presentare irritabilità, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Può anche trovarsi in una condizione di distacco emotivo nei confronti delle altre persone avendo difficoltà a provare emozioni.
Il disturbo post-traumatico da stress può insorgere anche a distanza di tempo dall’evento scatenante e può essere risolto positivamente se adeguatamente trattato rivolgendosi a uno psicoterapeuta.