Perché affidarsi a uno Psicologo?
Lo Psicologo, in quanto appartenente per Legge a un Ordine, deve sottostare ai principi del Codice Deontologico, il quale prescrive comportamenti a garanzia di un esercizio professionale corretto e a tutela dell’utenza. Fra gli altri, particolarmente importanti da questo punto di vista, risultano gli imperativi etici degli art. 3 e 22, che gli impongono di non ledere e non usare la professione per vantaggi personali bensì, all’opposto, di utilizzare le proprie conoscenze per promuovere il benessere psicologico delle persone.
A tal fine risulta necessario, come richiesto dagli artt. 5 e 7, sottoporsi a un continuo aggiornamento nella propria disciplina e basare sempre e comunque il proprio operato su precisi riferimenti scientifici.
Qualora lo Psicologo non rispetti i principi e le norme contenute nel Codice Deontologico, la Legge prevede un iter disciplinare che può comportare l’irrogazione di sanzioni, le quali possono arrivare, nei casi più gravi, anche fino all’interdizione (temporanea o permanente) dall’esercizio della professione.
L’utente che si ritenesse oggetto di condotte scorrette o lesive, può infatti presentare al riguardo specifiche segnalazioni all’Ordine territoriale di appartenenza dello Psicologo in ciò coinvolto, a tutela dei propri diritti.
E’ proprio per questi motivi che per esercitare tale professione è necessaria, dopo la laurea, l’iscrizione all’Albo, perché il professionista è così sottoposto ad un rigoroso controllo da parte dell’Ordine di appartenenza che vigila e interviene sul suo comportamento, qualora non conforme. Di conseguenza, l’affidarsi a un professionista regolarmente iscritto, fornisce al cittadino garanzie che, altrimenti, sarebbe impossibile ottenere rivolgendosi a persone non abilitate.
A tal fine risulta necessario, come richiesto dagli artt. 5 e 7, sottoporsi a un continuo aggiornamento nella propria disciplina e basare sempre e comunque il proprio operato su precisi riferimenti scientifici.
Qualora lo Psicologo non rispetti i principi e le norme contenute nel Codice Deontologico, la Legge prevede un iter disciplinare che può comportare l’irrogazione di sanzioni, le quali possono arrivare, nei casi più gravi, anche fino all’interdizione (temporanea o permanente) dall’esercizio della professione.
L’utente che si ritenesse oggetto di condotte scorrette o lesive, può infatti presentare al riguardo specifiche segnalazioni all’Ordine territoriale di appartenenza dello Psicologo in ciò coinvolto, a tutela dei propri diritti.
E’ proprio per questi motivi che per esercitare tale professione è necessaria, dopo la laurea, l’iscrizione all’Albo, perché il professionista è così sottoposto ad un rigoroso controllo da parte dell’Ordine di appartenenza che vigila e interviene sul suo comportamento, qualora non conforme. Di conseguenza, l’affidarsi a un professionista regolarmente iscritto, fornisce al cittadino garanzie che, altrimenti, sarebbe impossibile ottenere rivolgendosi a persone non abilitate.