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DDL Valditara: sull’educazione sessuo-affettiva l’Ordine chiede di rivedere il Disegno di Legge
02-12-2025
DDL Valditara: sull’educazione sessuo-affettiva l’Ordine chiede di rivedere il Disegno di Legge

Il Disegno di Legge (DDL)  del 23/5/2025 del Ministro Valditara, che tratta di “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”,  ha generato forti reazioni da parte dell’opinione pubblica e degli esperti del settore. A seguito dell’articolo 1, dove si legge che si intende rafforzare il principio di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia, già previsto nella normativa vigente attraverso il Patto educativo di corresponsabilità, e a seguito del comma 4 dello stesso articolo del DDL dove è stata introdotta una disposizione che esclude, in ogni caso, per la scuola dell’infanzia e la primaria la possibilità di realizzare attività didattiche e progettuali aventi a oggetto temi attinenti alla sessualità, sono emerse delle perplessità.  17 Ottobre 2025: invio ai media di un cs congiunto Perplessità portate il 17 ottobre dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna insieme agli Ordini di Abruzzo, Basilicata, Campania, Marche, Lazio, Veneto, Puglia e Sicilia, all’attenzione dei media con un comunicato stampa congiunto, dove si evidenziavano anche gli emendamenti della Lega per vietare l’educazione affettiva nelle scuole secondarie di primo grado. La richiesta dei nove Ordini regionali, si legge nel cs, è quella di avere un confronto con le Istituzioni, spiegando, anche attraverso dati risultanti da studi scientifici, quanto l’educazione sessuo-affettiva fatta da esperti della materia ai giovani possa contribuire a una sessualità più consapevole, riducendone così i rischi correlati, migliorando le relazioni, e contrastando anche le aggressioni.  10 Novembre: Convegno sull’educazione sessuo-affettiva a Roma, alla presenza delle Istituzioni A seguito di queste azioni di advocacy, che hanno avuto grande riscontro mediatico, su iniziativa dell’Ordine del Lazio, il 10 novembre, a Roma, presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro (ISMA) del Senato della Repubblica, in Piazza Capranica 72, Roma, si è tenuto il Convegno “L’educazione sessuo-affettiva nelle scuole di primo grado. DDL Valditara: linee guida scientifiche e dibattito politico”, a cui è intervenuta la Presidente Luana Valletta e che ha visto la partecipazione delle Onorevoli Irene Manzi, Stefania Ascari e Elisabetta Piccolotti. Nella stessa giornata, in una discussione sul DDL Valditara, le Onorevoli presenti hanno riferito alla Camera i dati scientifici presentati durante il Convegno. Sempre nella stessa giornata, anche grazie al lavoro fatto dai nove Ordini, dalla stampa, si apprende che la Lega ha ritirato la sua proposta formale di emendamento, che era stato sostenuto anche da FdI, FI. Il DDL Valditara è un provvedimento ancora in corso di discussione e tutti e nove gli Ordini sono attenti alla sua evoluzione, continuando a sostenere quanto l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole sia un importante strumento utile a favorire relazioni sane. 2 Dicembre: redatte le linee di impegno interistituzionale, firmate da società scientifiche, Ordini professionali, Associazioni e Istituzioni A seguito del Convegno del 10 novembre, dal titolo “Educazione sessuo-affettiva nelle scuole di primo grado. DDL Valditara: linee guida scientifiche e dibattito politico” sono state redatte le linee di impegno interistituzionale, sulla base di quanto emerso durante il Convegno, firmate e condivise da Istituzioni, Ordini professionali, tra cui il nostro, Società scientifiche e Associazioni. In sintesi, questi i tre punti principali del documento:  Riconoscere la base scientifica dell’educazione sessuo-affettiva, al fine di favorire interventi fondati sulle evidenze.  Inserire l’educazione sessuo-affettiva nei curriculi scolastici, garantendo ai minori strumenti adeguati per uno sviluppo sano, libero e rispettoso. Costruire un’alleanza educativa tra scuola, famiglie, istituzioni, parti sociali e comunità scientifica, per difendere il diritto dei più giovani a una formazione basata sul rispetto e sull’inclusione.   news in aggiornamento

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L’Ordine investe in tutela, partecipazione, prossimità e formazione: priorità per il 2026
Dal 02-12-2025 al 31-12-2026
L’Ordine investe in tutela, partecipazione, prossimità e formazione: priorità per il 2026

Con l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2026, l’Ordine conferma l’impegno, forte e concreto, nel rinforzare quattro dei pilastri fondamentali per la professione: la tutela, la partecipazione, la prossimità e la formazione. Azioni di tutela, della professione e della deontologiaLa tutela della professione e della cittadinanza, con il supporto della Commissione Tutela istituita nel 2025, resta il fondamento del mandato istituzionale dell’Ordine. Nel 2026 sarà attivato un servizio di consulenza deontologica dedicato, per accompagnare colleghe e colleghi nello scioglimento di dubbi o in situazioni complesse legate all’esercizio della professione. Saranno altresì messe in campo azioni di sostegno, con spazi di confronto, percorsi formativi specifici sulla pratica etica, la comunicazione professionale e l’uso delle nuove tecnologie. Partecipazione, servizi ai professionisti e vicinanza alla cittadinanzaIl 2026 vedrà più offerta di servizi ai professionisti da parte dell’Ordine, tra cui consulenza fiscale e legale, supporto nella ricerca di sedi di tirocinio e un servizio di ricerca bandi potenziato, con l’estensione alle Regioni limitrofe, con l’obiettivo di offrire più opportunità di lavoro e di collaborazione. Sarà altresì implementata la digitalizzazione dei processi amministrativi e della piattaforma di servizi online, per un Ordine ancora più accessibile, trasparente e inclusivo, anche per le iscritte e gli iscritti con disabilità. Saranno rafforzati i canali di partecipazione ai momenti di incontro pubblico che abbiano ad oggetto tematiche afferenti la psicologia e il benessere dei cittadini, anche a vantaggio della promozione della professione.Formazione continua e aggiornamento professionalePer il 2026 verrà ampliata l’offerta formativa per le iscritte e gli iscritti, con corsi ECM in presenza e online, in modalità sincrona e asincrona, sia organizzati dall’Ordine che da un provider internazionale. Particolare attenzione sarà rivolto agli ambiti emergenti della professione, tra cui l’impatto dell’IA sui processi psicologici e sociali, tenendo in considerazione anche la normativa europea (IA Act). L’obiettivo è quello di offrire un percorso di aggiornamento valorizzante e di qualità, che risponda ai bisogni dei professionisti e ai nuovi contesti in cui operano, anche in collaborazione con i nuovi Gruppi di Lavoro istituiti dall’Ordine. L’Ordine intende consolidare una cultura istituzionale fondata su etica, cura e collaborazione, valorizzando le competenze dei singoli e rafforzando l’identità e l’autorevolezza della professione in Emilia-Romagna. Per leggere i documenti del bilancio preventivo 2026, clicca qui.

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ECM, ultime settimane per acquisire crediti
Dal 01-12-2025 al 31-12-2025
ECM, ultime settimane per acquisire crediti

Il 31 dicembre 2025 rappresenta una doppia scadenza per psicologhe e psicologi: per adempiere all’obbligo formativo del triennio in corso (2023-2025) e per recuperare eventuali crediti mancanti del triennio precedente (2020-2022). Da quando decorre l’obbligo formativo? Dal primo gennaio 2020, tutte le psicologhe e gli psicologi iscritti all’Albo hanno l’obbligo di conseguire crediti ECM, indipendentemente dall’ambito lavorativo o dall’effettivo esercizio della professione. I neo Iscritti sono esonerati per il primo anno, e iniziano la formazione continua dal primo gennaio dell’anno successivo alla data di iscrizione.Come maturare i crediti ECM? Tramite corsi erogati da provider accreditati (almeno il 40%, partecipando come frequentante e non come docente), ma anche grazie ad altre attività, definite “formazione individuale”, quali attività di ricerca scientifica, tutoraggio individuale, formazione individuale all’estero, autoformazione (fino al 20% degli ECM). Per supportare le iscritte e gli iscritti, l’Ordine propone un’offerta formativa gratuita di 9 corsi online attraverso la piattaforma FormApp, per un totale di 65 crediti.Dove verificare la propria posizione ECM? Accedendo al portale Co.Ge.A.P.S. con la propria identità digitale, SPID o CIE, è possibile consultare la propria situazione personale, presentare richieste di esonero (se si sta frequentando una Scuola di specializzazione in Psicoterapia, Master universitari, ecc.) o esenzione (maternità, paternità, pensionamento, ecc.) per motivi documentati, e caricare le proprie attività individuali. Trovi tutte le informazioni utili nelle FAQ sui crediti ECM.Cosa c’è da sapere se si accede a Co.Ge.A.P.S.? I crediti maturati con la frequenza di un corso ECM vengono trasmessi automaticamente alla piattaforma Co.Ge.A.P.S. entro 90 giorni dalla data di fine evento, e non dalla conclusione individuale del corso. Per ottenere i crediti di “formazione individuale”, gli esoneri e le esenzioni, occorre fare richiesta direttamenta alla piattaforma Co.Ge.A.P.S. Leggi le FAQ sui crediti ECM.L’invito dell’Ordine a tutte le Iscritte e a tutti gli Iscritti è quello di: verificare la propria posizione ECM e cogliere tutte le opportunità disponibili per acquisire gli ECM necessari alla formazione continua.  verificare se si ha diritto a esenzioni o esoneri e verificare il modo corretto in cui richiederli.  caricare sulla piattaforma Co.Ge.A.P.S. tutte le attività di “formazione individuale”, senza dimenticare i libri e i corsi non ECM tra le attività di autoformazione. 

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Neuropsicologia e Elementi di Sessuologia clinica
Dal 17-11-2025 al 10-12-2025
Neuropsicologia e Elementi di Sessuologia clinica

Al via due nuovi webinar formativi organizzati dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, accreditati ECM.   Neuropsicologia: la figura professionale e gli ambiti applicativi nel contesto normativo italiano Il webinar si focalizzerà sul recente documento redatto dalle società scientifiche di area neuropsicologica e approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi.Passando dall’evoluzione storica degli ultimi anni sulla neuropsicologia in Italia, si approderà all’attuale figura professionale del/la Neuropsicologo/a e sull’uso di questa dicitura, agli ambiti applicativi della professione in Italia. Sono previsti confronti con il relatore Matteo Sozzi. RelatoreDott. Matteo SozziPsicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta. Dottore di Ricerca in Scienze CognitiveDirettore della Comunità Alloggio Disabili “Casa Maria delle Grazie” di Nibionno (LC)Direttore della Scuola di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e Neuropsicologica PCCN di TorinoPresidente SPAN – Società degli Psicologi dell’Area Neuropsicologica. Quando2 dicembre 2025dalle 18:00 alle 20:00 Online  3 crediti ECM   Elementi di Sessuologia Clinica La sessuologia clinica si fonda su un approccio multidimensionale che riconosce la sessualità come un fenomeno complesso, influenzato da fattori biologici, psicologici, relazionali e culturali, e non riducibile a una sola componente organica o comportamentale. È un campo di studio interdisciplinare che coinvolge vari professionisti provenienti da diversi ambiti quali quello medico, psicologico, sociologico e pedagogico. L’intervento si propone di presentare, attraverso esemplificazioni cliniche, gli strumenti fondamentali della Sessuologia Clinica per poter comprendere le problematiche sessuali portate, come disfunzioni o disturbi del comportamento, e individuare strategie di prevenzione e intervento terapeutico che tengano in considerazione l’integrazione corpo-mente e si possano avvalere del contributo di professionisti provenienti dai diversi ambiti coinvolti.  RelatriceDott.ssa Gabriella RifelliPsicologa - Psicoterapeuta psicoanalitica, Associata SIPP, Direttore Didattico della Scuola di Sessuologia del Centro Italiano di Sessuologia. Docente a contratto - Corso: La Psicoterapia delle Disfunzioni Sessuali - Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica- UNIBO Quando10 dicembre 2025dalle 18:00 alle 20:00 Online  3 crediti ECM Per maggiori informazioni sui requisiti per ottenere gli ECM e sulle modalità di iscrizione consulta la pagina e-learning.

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Nuova scadenza annuale per la trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria
Dal 17-11-2025 al 02-02-2026
Nuova scadenza annuale per la trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria

È ufficiale: con il Decreto del 29 ottobre 2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’invio dei dati delle fatture relative a prestazioni di natura clinica erogate a persone fisiche al Sistema Tessera Sanitaria (STS) è annuale, con data fissata al 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. Il 31 gennaio 2026 cadrà di sabato, pertanto l’invio sarà da effettuarsi entro il 2 di febbraio 2026. Come fare l’invioTutti gli psicologi e psicoterapeuti che erogano prestazioni di natura clinica a privati devono adempiere alla trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie, al fine della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.L’invio avviene tramite il portale www.sistemats.it, dove ogni professionista deve accreditarsi personalmente. È necessario informare chi riceve la prestazione dell’invio dei dati al STSLa persona fisica che riceve una prestazione di natura clinica ha la possibilità di opposizione all’invio dei propri dati fiscali. Nel caso si opponesse, la fattura dovrà comunque essere trasmessa al STS, senza indicazione del codice fiscale della persona, riportando la dicitura “Fattura trasmessa al Sistema TS senza indicazione del CF per opposizione dell’assistito/a ai sensi dell’art. 3 DM 31/07/2015 e art. 2, c. 2, lett. c) DM 19/10/2020”. La dicitura è opportuno che sia contenuta in entrambi gli esemplari della fattura.Per maggiori dettagli, clicca qui.  

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Formazione in EMDR: nuova convenzione OPER per il corso di Livello II
Dal 31-10-2025 al 08-02-2026
Formazione in EMDR: nuova convenzione OPER per il corso di Livello II

Dal 21 al 23 novembre, si tiene a Bologna presso lo Zanhotel Europa di Via Cesare Boldrini 11, il corso di EMDR Livello I, tenuto dalla Dott.ssa Isabel Fernandez del Centro di Ricerche e Studi in Psicotraumatologia (C.R.S.P.). OPER ha stipulato una convenzione per il corso EMDR di Livello II, che si terrà sempre a Bologna dal 6 all’8 febbraio, con una riduzione del 30% sulla quota di iscrizione: per gli Iscritti all’Ordine è di 488 euro (IVA inclusa), anziché 720 (IVA inclusa). Durante il workshop EMDR Livello II si approfondisce il modello di Elaborazione Adattiva dell’Informazione e la ricerca che ha validato nel corso degli ultimi anni la base scientifica dell’EMDR. I terapeuti apprendono ad applicare il protocollo EMDR nelle diverse patologie e a fare una concettualizzazione dei casi dei propri pazienti, comprendendo come gli eventi traumatici e stressanti della loro vita possono aver contribuito al disagio che presentano quando arrivano in psicoterapia. Vengono fornite strategie per identificare questi eventi nella loro storia e collegarli ai sintomi, disturbi o problematiche attuali. Una volta individuati gli eventi si approfondisce come fare un piano di lavoro con EMDR secondo gli obiettivi terapeutici. Al termine delle tre giornate di workshop i partecipanti avranno la conoscenza, la capacità e le competenze per applicare l’EMDR nella propria pratica clinica. Il workshop è limitato agli psicoterapeuti abilitati alla professione o iscritti ad una scuola di specializzazione, almeno al terzo anno, riconosciuta dal MIUR. Ai partecipanti al workshop verrà rilasciato un certificato riconosciuto a livello internazionale.Per usufruire della convenzione è sufficiente contrassegnare nel modulo di iscrizione, che si trova sul sito CRSP.it, la casella “Iscritto Ordine OPER” e mandare in segreteria (segreteria@crsp.it) il modulo compilato, con la copia del bonifico.  Qualunque scuola di formazione voglia convenzionarsi con OPER è la benvenuta, e può farlo richiedendo la stipula di una convenzione all’Ordine. Tutte le info a questo link.

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Bonus mamme: dall’INPS il nuovo contributo mensile per lavoratrici con almeno due figli
Dal 31-10-2025 al 31-01-2026
Bonus mamme: dall’INPS il nuovo contributo mensile per lavoratrici con almeno due figli

Importante novità per le lavoratrici mamme sia dipendenti che libere professioniste. Pubblicata la circolare INPS n. 139 del 28 ottobre 2025, che illustra la disciplina del nuovo Bonus mamme. Chi può accedere al Bonus? Le madri con due figli, fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio; Le madri con tre o più figli, fino ai 18 anni del figlio più piccolo, purché non titolari di contratto a tempo indeterminato. Il reddito da lavoro annuo non deve superare i 40.000 euro.Il contributo è destinato alle lavoratrici dipendenti, pubbliche o private (escluso il lavoro domestico) e alle lavoratrici autonome (P. IVA) iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali (es. ENPAP) e la Gestione Separata INPS.Sono escluse le madri lavoratrici con tre o più figli titolari di contratto a tempo indeterminato: per loro resta attivo l’esonero contributivo previdenziale IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) previsto dalla legge di bilancio 2024.A quanto ammonta il contributo?A 40 euro mensili, per un totale massimo di 480 euro annui, ed è destinato alle lavoratrici con almeno due figli. L’importo è esentasse e non rilevante ai fini ISEE, e verrà erogato dall’INPS in un’unica soluzione a dicembre 2025, per le mensilità spettanti da gennaio a dicembre. Le domande non liquidate entro dicembre saranno pagate entro febbraio 2026. Come e quando presentare la domanda?Le richieste devono essere inoltrate entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare, quindi entro il 9 dicembre 2025 (il termine ordinario, cadendo di domenica, è stato prorogato).Chi matura i requisiti successivamente potrà presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026, purché i requisiti siano acquisiti entro il 31 dicembre 2025.La domanda può essere presentata: online, tramite il servizio dedicato sul portale INPS; tramite patronati; oppure contattando il Contact Center INPS. Per approfondire: Circolare INPS n. 139 del 28 ottobre 2025 – “Bonus mamme 2025”

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Al via il percorso formativo per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati
Dal 22-10-2025 al 20-12-2025
Al via il percorso formativo per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati

C’è tempo fino al 27 ottobre per iscriversi al percorso formativo per tutori e tutrici volontari/e di minori stranieri non accompagnati (MSNA), attraverso il form https://tr.ee/XojLrTIl percorso formativo è organizzato dall’Ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Emilia‑Romagna, in collaborazione con ANCI Emilia‑Romagna, il Tribunale per i Minorenni di Bologna e l’Assessorato al Welfare della Regione Emilia‑Romagna, e vede una programmazione che si articola tra novembre e dicembre 2025.  ObiettivoIl percorso è rivolto a chi desidera assumere, a titolo volontario e gratuito, la tutela di minori stranieri non accompagnati, secondo l’articolo 11 della Legge n. 47/2017 e successive modifiche. L’obiettivo è quello di rispondere ai bisogni formativi dei candidati raccolti dalla Regione Emilia-Romagna, fornendo competenze specifiche per accogliere e accompagnare questi ragazzi in un contesto complesso. Come è strutturatoIl corso prevede 8 incontri in modalità mista (in presenza a Bologna + online). La durata complessiva è di 24 ore: 20 ore di formazione in aula/webinar + 4 ore di lavoro individuale tramite redazione di un contributo scritto. È richiesta una frequenza minima dell’80% delle ore (19 ore su 24). Il programma include moduli su: migrazioni, sistema di accoglienza, aspetti giuridici, benessere psico-sociale e sanitario dei minorenni stranieri non accompagnati, testimonianze di tutori volontari, interventi istituzionali. Gli incontri in presenza si svolgeranno a Bologna.Quando si tengono gli incontri e di cosa trattano 8 novembre 2025 (9:30-13:30), in presenza, presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi (Via Fioravanti 18/3). Presentazione del quaderno: «La tutela volontaria – voci, volti e testimonianze». 11 novembre 2025 (17:00-19:00) online. Tema trattato: Le migrazioni, il progetto di vita e la rete. 18 novembre 2025 (17:00-19:00) online. Tema trattato: Aspetti giuridici. 25 novembre 2025 (17:00-19:00) online. Tema trattato: Le funzioni e le attività del tutore volontario. 2 dicembre 2025 (17:00-19:00) online. Tema trattato: Il benessere psico-socio sanitario. 9 dicembre 2025 (17:00-19:00) online. Tema trattato: La valutazione sanitaria e la presa in carico integrata. 16 dicembre 2025 (17:00-19:00) online. Tema trattato: Il ruolo del tutore a supporto della salute psico-fisica del MSNA 20 dicembre 2025 (9:15-13:15) in presenza presso l’Aula Magna della Regione ER (Viale Aldo Moro, 30 Bologna). Tema trattato: Interventi istituzionali, testimonianze e condivisione tra i partecipanti. Da sapereLa partecipazione al percorso formativo non garantisce automaticamente la nomina a tutore/tutrice. Il processo di nomina e di assegnazione dei MSNA può richiedere tempi variabili, in relazione alle disponibilità territoriali e alle procedure amministrative e giudiziarie in corso. Il corso ha un valore significativo importante: fornisce competenze utili per comprendere i bisogni e i diritti dei minorenni stranieri non accompagnati e per contribuire, a diversi livelli, alla costruzione di una comunità più accogliente e responsabile. Per consultare tutto il programma del percorso formativo, clicca qui

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Educazione sessuo-affettiva adeguata a scuola: Comunicato Stampa
17-10-2025
Educazione sessuo-affettiva adeguata a scuola: Comunicato Stampa

Comunicato stampa 17/10/2025“Un’educazione sessuo-affettiva adeguata a scuola contribuisce a relazioni sane” A seguito del DDL del 23/5/2025 del Ministro Valditara, i Presidenti degli Ordini di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Veneto sono concordi: limitare o escludere la possibilità di promuovere attività educative sui temi della sessuo-affettività significa privare le giovani generazioni di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita, che sono strettamente connessi alle dinamiche relazionali e alla costruzione della propria identità personale e sociale. Chiedono di essere ascoltati dal Ministro Valditara nelle sedi opportune. A seguito del DDL “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”, del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 23/5/2025, dove nell’articolo 1 si legge che si intende rafforzare il principio di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia già previsto nella normativa vigente attraverso il Patto educativo di corresponsabilità, emergono alcune perplessità, sollevate dai Presidenti degli Ordini territoriali. Imporre la condivisione preventiva di tutto il materiale didattico utilizzato per la materia sessuo-affettiva, fa chiedere perché non sia richiesto per le altre attività extracurriculari o progettuali. Resta, inoltre, da chiarire se la disposizione comporti l’obbligo di sottoporre preventivamente alla famiglia ogni dispensa, immagine, slide o supporto didattico, e per quale ragione tale richiesta sia limitata esclusivamente agli interventi di educazione sessuo-affettiva. Il comma 4 dello stesso articolo del DDL, inoltre, introduce una disposizione che esclude in ogni caso, per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria, la possibilità di realizzare attività didattiche e progettuali aventi a oggetto temi attinenti alla sessualità. Il 18 settembre 2025, un emendamento presentato dall’On. Giorgia Latini (n. 1.41) ha proposto di estendere tale divieto anche alla scuola secondaria di primo grado. La letteratura scientifica e le principali istituzioni e organizzazioni internazionali (OMS, 2010; UNESCO, 2018; Parlamento Europeo, 2022) concordano nel ritenere che la sessualità costituisca una dimensione relazionale, affettiva ed emozionale dell’essere umano, soggetta a maturazione progressiva e a trasformazioni significative durante l’infanzia e l’adolescenza. La costruzione dell’identità di genere e la consapevolezza del proprio corpo si sviluppano infatti già nei primi anni di vita, attraverso esperienze di socializzazione, linguaggio, gioco e interazione con il contesto familiare e scolastico. Un’educazione sessuo-affettiva adeguata all’età contribuisce a promuovere comportamenti relazionali sani, a prevenire fenomeni di bullismo, violenza di genere e uso distorto dei media digitali, e a rafforzare le competenze emotive e sociali di bambini e adolescenti. Intervenire precocemente su tali dinamiche permette di agire in modo preventivo ed efficace sull’insorgenza di nuclei relazionali disfunzionali, prima che si trasformino in veri e propri atti di prevaricazione e maltrattamento. Eppure, nel nostro Paese, continua a mancare una strategia strutturata di prevenzione: prevalgono azioni episodiche, frammentate, dipendenti da fondi e bandi contingenti, in una visione settorializzata ed emergenziale della salute pubblica. Limitare o escludere la possibilità di promuovere attività educative sui temi della sessuo-affettività significa privare le giovani generazioni di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita, che sono strettamente connessi alle dinamiche relazionali e alla costruzione della propria identità personale e sociale. Significa, inoltre, rinunciare a un intervento preventivo e formativo che la scuola, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni, è chiamata a garantire per la tutela del benessere psico-sociale dei minori. Significa non rispondere alle migliaia di richieste di aiuto che ci arrivano dalle scuole e dagli studenti che annualmente richiedono interventi qualificati e professionali sul tema. Evidenzia una visione settorializzata della salute pubblica che agisce ed interviene solo a valle di situazioni di disagio e problematicità senza agire preventivamente per limitarli. Come Presidenti degli Ordini territoriali e in quanto professionisti della salute, esprimiamo profonda preoccupazione per le implicazioni culturali e sociali derivanti da un eventuale divieto generalizzato e chiediamo ufficialmente che il Ministro dell’Istruzione e del Merito e i membri della Commissione Cultura vogliano audirci nelle sedi parlamentari competenti per rappresentare alle istituzioni l’importanza di un’educazione affettiva e sessuale tempestiva, continuativa e scientificamente fondata. La tutela dei minori passa anche — e soprattutto — attraverso la conoscenza, l’ascolto e la costruzione di contesti educativi sicuri e consapevoli. Il Presidente Enrico Perilli (Ordine Psicologi Abruzzo) La Presidente Caterina Cerbino (Presidente Ordine Basilicata) Il Presidente Armando Cozzuto (Ordine Psicologi Campania) La Presidente Luana Valletta (Ordine Psicologi Emilia-Romagna) La Presidente Paola Medde (Ordine Psicologi Lazio) Il Presidente Giuseppe Lavenia (Ordine Psicologi Marche) Il Presidente Giuseppe Vinci (Ordine Psicologi Puglia) La Presidente Vincenza Zarcone (Ordine Psicologi Sicilia) Il Presidente Luca Pezzullo (Ordine Psicologi Veneto)

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L’Ordine firma tre Protocolli di Intesa, per una società più equa
14-10-2025
L’Ordine firma tre Protocolli di Intesa, per una società più equa

Promuovere il rispetto delle pari opportunità, contrastare discriminazioni e favorire la presenza di psicologi, quale strumento prezioso per promuovere un ambiente più equo e inclusivo, in cui tutti possano vivere in condizioni di rispetto e benessere: è questo lo scopo dei tre Protocolli di Intesa firmati dall’Ordine con l’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Rimini, Adriana Ventura, e con l’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Piacenza e supplente per la Provincia di Ravenna, Venera Tomarchio. Presenti alla firma con le Consigliere, la Presidente OPER Luana Valletta, e la referente per le Pari Opportunità OPER, Elisabetta Scalambra. «Un passo concreto nella direzione di una società più equa, dove la parità non è solo un principio enunciato, ma un obiettivo che si costruisce ogni giorno, anche attraverso il benessere psicologico e la consapevolezza delle persone. Come Ordine, ci impegniamo ad avviare tutte le azioni e le collaborazioni necessarie affinché questo accada», ha detto la Presidente Valletta.  «Come Ordine, crediamo che la cultura delle pari opportunità passi anche dalla consapevolezza emotiva, dalla prevenzione e dal supporto nei contesti di lavoro, scolastici e comunitari. Lavorare in sinergia con l’Ufficio delle Consigliere di Parità significa mettere al centro la persona, contrastare le discriminazioni in tutte le loro forme e promuovere una piena inclusione, affinché ognuno possa esprimere il proprio potenziale in un clima di rispetto e di dignità», ha aggiunto Elisabetta Scalambra. Il primo lavoro, in via di definizione, che sarà fatto all’interno del Protocollo di Intesa di Rimini riguarderà l’uso dell’AI negli ambienti di lavoro. All’orizzonte altri progetti con le Province di Piacenza e di Ravenna su cui daremo aggiornamenti.

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Profilo di salute: la Regione introduce questo strumento conoscitivo della popolazione
14-10-2025
Profilo di salute: la Regione introduce questo strumento conoscitivo della popolazione

Recentemente, la Regione ha diffuso il Profilo di salute dei cittadini emiliano-romagnoli. Di cosa si tratta? L’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, ha definito il Profilo di Salute  come “una descrizione qualitativa e quantitativa della salute dei cittadini e dei fattori che la influenzano". Identifica problemi, propone aree di intervento e stimola l’azione”. Si tratta, quindi, di un sistema di raccolta dei dati sanitari, che incrociano dati epidemiologici, di screening e non solo. Tengono in considerazione anche fattori determinanti per la salute, quali stili di vita, rischio ambientali e sociali. Crediamo che si tratti di uno strumento molto utile per tutti i Colleghi, per conoscere meglio il territorio dove lavorano e affinare i propri interventi, clinici, organizzativi, psicosociali e di progettazione. E non solo. Il Profilo di Salute, infatti, consente di conoscere per ciascun territorio quali sono la prevalenza e l’impatto delle malattie croniche, i tassi di mortalità e soprattutto come questi dati sono correlati al contesto sociale, demografico ed economico di un particolare territorio.  La Regione Emilia-Romagna, con il “Profilo di salute” pubblicato online e accessibile a tutti, ha infatti sviluppato un sistema avanzato di raccolta, gestione e analisi dei dati sanitari.Per saperne di più e analizzare tutti i dati raccolti consulta la pagina https://salute.regione.emilia-romagna.it/profilo-di-salute

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Siamo vicini alla popolazione di Gaza e sosteniamo l’azione della Global Sumud Flotilla
26-09-2025
Siamo vicini alla popolazione di Gaza e sosteniamo l’azione della Global Sumud Flotilla

Nell’ultima seduta del Consiglio di settembre, nell’OdG era in programma anche una riflessione su quanto sta accadendo a Gaza e alla Global Sumud Flotilla. Perché è tra i nostri compiti professionali interrogarci su quanto sta lasciando nella comunità e su cosa può fare ognuno di noi come cittadin*, professionista e appartanente a una Istituzione. Con la profonda consapevolezza degli enormi danni, anche psicologici, su quanto sta lasciando a livello collettivo un genocidio così feroce. Sin da subito abbiamo fatto sentire la nostra voce, in risposta alle immagini e ai fatti di Gaza e della Palestina, aderendo anche alla lettera dei sanitari per Gaza.Con estrema preoccupazione continuiamo a seguire gli ultimi sviluppi legati alla Global Sumud Flotilla, l’iniziativa civile che si propone di rompere l’assedio su Gaza portando aiuti umanitari via mare. “When the world stays silent, we set sail” (Quando il mondo resta in silenzio, noi salpiamo) è lo spirito che ispira la spedizione umanitaria indipendente. Come Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, esprimiamo il nostro sostegno alla Flotilla, convinti che la salute psicologica sia un diritto universale, anche nei contesti di conflitto.Le notizie e le immagini che giungono da Gaza parlano di una popolazione stremata, che da più di due anni sta subendo una distruzione generalizzata, un genocidio, sta vivendo drammi quotidiani con gravissime ferite psicologiche. Oltre a discutere in Consiglio di questa situazione drammatica, dei milioni di morti, tra cui tantissimi bambini, abbiamo ricordato anche gli operatori sanitari morti a Gaza, che dal novembre 2023 a settembre 2025, come riportano i nomi pubblicati su digiunogaza.it, sono 1677. 1677 operatori sanitari che, come noi, ogni giorno si occupano dei cittadini. Ma che a differenza di noi, lo fanno in un territorio di guerra, dove i cittadini sono estremamente provati e stremati. Medici Senza Frontiere, presente a Gaza City, ha recentemente affermato quanto lo stato di allerta permanente e l’imprevedibilità degli ordini di evacuazione abbiano effetti devastanti sulla salute mentale della popolazione.L’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, esce dalla logica strettamente politica polarizzante, portando l’attenzione sul lato umano e professionale, che riguarda tutti noi. Gaza è un triste capitolo ancora aperto. E noi, come psicologhe e psicologi, come parte integrante delle nostre responsabilità professionali dovremo occuparci anche del sostegno psicologico, della memoria collettiva e della prevenzione di quello che potrebbe aprirsi da ferite ancora non visibili. Occupiamoci dell’oggi, dando uno sguardo anche a domani, quando il conflitto conoscerà la parola fine. Allora, le definizioni tradizionali di “trauma” e di “post-trauma” non ci basteranno a descrivere ciò che la popolazione di Gaza, costretta da anni in condizioni più che estreme, sta sperimentando.Come Ordine, continueremo a confrontarci sulle implicazioni psicologiche a lungo termine nei contesti di guerra e assedi. E sarà nostra cura aggiornarvi su quanto emergerà.Il nostro non è solo un sostegno simbolico, ma è un impegno a restare umani, a non voltare lo sguardo e a pensare sin da ora alle generazioni che verranno.

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Al via i primi tre Gruppi di Lavoro OPER
Dal 25-09-2025 al 31-01-2026
Al via i primi tre Gruppi di Lavoro OPER

Nell’ultimo Consiglio di settembre, dopo la selezione dei form e dei cv, sono stati nominati i membri dei primi tre Gruppi di Lavoro (GdL) istituiti dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna. Sono arrivate numerose candidature, segno di un forte interesse e di una partecipazione viva da parte delle colleghe e dei colleghi.La Commissione Partecipazione e Servizi ha svolto un accurato lavoro di valutazione, tenendo conto di diversi criteri: chiarezza e coerenza della motivazione espressa proattività nel formulare proposte concrete reti di cui si fa o si è fatto parte pertinenza del CV inviato livello del percorso formativo in relazione al GdL esperienze lavorative o di volontariato nell’ambito del GdL completezza e correttezza della domanda di candidatura L’ampia partecipazione ricevuta rappresenta un valore per tutta la comunità professionale e testimonia la ricchezza e la vitalità della nostra professione.Ecco i tre gruppi attivati e le rispettive coordinatrici: Psicologia in Cronicità – Coordinatrice: Rossella Messina Povertà, Marginalità e Disuguaglianze – Coordinatrice: Serena Panico Psicologia dello Sport e dell’Attività Motoria – Coordinatrice: Francesca Vitali I GdL, nati per approfondire temi di particolare rilievo per la professione e per la comunità, hanno come obiettivo lo sviluppo di proposte, linee guida e iniziative negli ambiti specifici dei Gruppi.Il nostro Ordine continuerà a creare nuove occasioni di confronto e partecipazione. Per idee o proposte è possibile scrivere a: partecipazione@ordinepsicologier.itNella sezione del sito Gruppi di Lavoro e di Progetto, per i tre GdL è possibile leggere i nomi di tutti i componenti dei Gruppi. Buon lavoro a tutt*!

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PANSM: così formulato rischia di non intervenire sulla prevenzione e non investe sulla psicologia di
11-09-2025
PANSM: così formulato rischia di non intervenire sulla prevenzione e non investe sulla psicologia di

Il Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale (PANSM) 2025-2030, trasmesso dal Ministero della Salute il 15 luglio, seppure nell’introduzione riconosca il ruolo centrale dei determinanti sociali della salute mentale, promuova l’approccio biopsicosociale e punti sull’integrazione con il territorio, la sua declinazione operativa resta medico-centrica, riportando al centro la patologia psichiatrica e lasciando ai margini la psicologia e la prevenzione primaria, di cui c’è sempre più bisogno. Tra le altre criticità del PANSM, vi è la collocazione dello psicologo di primo livello: nel Piano viene indicato all’interno delle Case di Comunità, come previsto dal DM 77/2022, ma a livello operativo viene di nuovo posto nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM), contraddicendo così la logica della prossimità e rischiando di far ricadere anche i disagi lievi in un’ottica specialistica. Il modello Stepped Care per la depressione, citato anche nel Piano, invece, mette al primo posto la psicoeducazione e il supporto tra pari; il livello crescente prevede la psicoterapia, anche senza l’uso di trattamenti farmacologici, o la combinazione dei due.Le revisioni suggerite al PANSM consistono nel: formulare un modello organizzativo più trasversale, rispetto ai DSM, come quelli che hanno dipartimenti chiave quelli delle Cure Primarie e Sanità Pubblica, con una connotazione più marcata in chiave preventiva e anti-stigma, realmente centrati sulla persona, sulle interfacce sanitarie, sociali e comunitarie; riferimento ai concetti di task-shifting e di task-sharing in modo poco chiaro: senza una definita attribuzione di ruoli e competenze, si rischia di svalutare il contributo dei professionisti psicologi e minare la qualità dei trattamenti, aprendo la strada a pratiche inefficaci e che potrebbero configurare l’abuso della professione; favorire un potenziamento dei Consultori Familiari, con una forte mission preventiva e di empowerment, in modo da alleggerire di molto i secondi livelli di intervento. Nel Piano, però, manca la sede in cui avviene questa prevenzione, che non può essere nei DSM, ma nella comunità, nella prossimità più vicina alla persona; non trascurare aree come psicologia ospedaliera, psicologia dell’emergenza, supporto ai caregiver, nuove dipendenze, violenza di genere, povertà e marginalità, rapporto con il sistema giudiziario, solo per citarne alcune. Realtà quotidiane per migliaia di professionisti sul campo; prevedere nella stesura delle modifiche al Piano il coinvolgimento della psicologia e dei suoi professionisti che lavorano nei servizi e nelle istituzioni che li rappresentano, anche nell’ottica di mettere a sistema le diverse buone pratiche aziendali e regionali. Nel documento viene esplicitato che solo il 7,2% delle prestazioni erogate nei servizi territoriali è di tipo psicologico o psicoterapico, contro il 30,7% di quelle infermieristiche e il 25,2% di quelle psichiatriche: un dato che riflette ancora una volta una carenza strutturale di professionisti psicologi nel Servizio Sanitario Nazionale, con un impatto diretto sulla qualità e accessibilità delle cure. Tema che già da tempo come Ordine stiamo portando all’attenzione delle Istituzioni. Leggi anche la rassegna stampa sul PANSM, qui trovi uno degli articoli usciti sui media.

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Identità Alias: come richiederla
10-09-2025
Identità Alias: come richiederla

L’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, tra i promotori dell’iniziativa insieme agli Ordini di Abruzzo, Lazio, Marche, Sicilia e Veneto, riconosce alle persone iscritte che non si riconoscono nel proprio genere anagrafico e che stanno vivendo un percorso di affermazione di genere (anche non medicalizzato) la libertà di scegliere e di attivare un “nome Alias”. Che si può richiedere al momento dell’iscrizione all’Ordine o in un momento successivo.La finalità è tutelare l’identità di genere ed eliminare situazioni di disagio e forme di discriminazione legate alle identità sessuali.L’Ordine ha creato l'Elenco online delle persone iscritte. Ma i dati riportati nell’Elenco possono non coincidere con quelli presenti nell’Albo delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna. Il nome visualizzato può corrispondere a un Alias scelto dalla persona iscritta, mentre il cognome è quello effettivamente registrato nell’Albo professionale. Per richiedere l’attivazione dell’identità Alias all’Ordine occorre:Compilare l’istanza motivata. Il modulo richiede di indicare il nome Alias e di accettare le clausole previste dal regolamento.Inviare la richiesta. Lo si può fare sia via PEC all’indirizzo in.psico.er@pec.ordpsicologier.it o via email all’indirizzo albo@ordinepsicologier.it .Valutazione della richiesta da parte del Consiglio. La richiesta sarà valutata dal Consiglio alla prima riunione utile.Diritti connessi. Con il riconoscimento dell’identità Alias avrai diritto a ricevere due tesserini (uno con il nome Alias e uno con il nome anagrafico) e potrai chiedere che il nome Alias venga utilizzato per l’assegnazione della PEC e dell’email professionale fornite dall’Ordine. In caso di richiesta da parte di soggetti terzi pubblici o privati, verranno rese note sia l’identità anagrafica sia quella Alias.

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PEC professionale: attenzione alle comunicazioni personali!
10-09-2025
PEC professionale: attenzione alle comunicazioni personali!

La PEC professionale, in quanto domicilio digitale obbligatorio, è registrata nel portale INI-PEC, l’indice nazionale degli indirizzi PEC di imprese e professionisti. Con l’attivazione dell’INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali delle persone fisiche, e ai sensi delle normative vigenti, ogni PEC professionale presente in INI-PEC viene automaticamente trasferita anche in INAD.Questo significa che la stessa PEC assume valore di domicilio digitale della persona fisica e può quindi essere utilizzata per ricevere comunicazioni ufficiali aventi valore legale anche nella sfera privata (ad esempio, notifiche di sanzioni amministrative, atti dell’Agenzia delle Entrate, ecc.), in sostituzione della raccomandata cartacea.Se preferisci mantenere separati gli ambiti professionale e personale, hai due possibilità: registrare un indirizzo PEC diverso su INAD cancellare il tuo domicilio digitale da INAD Entrambe le operazioni possono essere effettuate direttamente dal portale domiciliodigitale.gov.it, dopo essersi autenticati tramite SPID, CIE o CNS. Al contrario, la PEC professionale è obbligatoria per tutti gli iscritti all’Albo e non può essere eliminata. È possibile richiederne la modifica, inviando una PEC a in.psico.er@pec.ordpsicologier.it, ma non la cancellazione, poiché l’Ordine è tenuto per legge a procedere, previa diffida, alla sospensione dall’Albo degli iscritti che ne risultino privi.Clicca qui per maggiori informazioni su INAD e su cosa possono fare i professionisti.Clicca qui per sapere come utilizzare la PEC offerta gratuitamente dall’Ordine con estensione @psypec.it.

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28 agosto: digiuno contro il genocidio a Gaza
28-08-2025
28 agosto: digiuno contro il genocidio a Gaza

Come Ordine, come operatori sanitari che lavorano anche nel sistema sanitario, in nome dei valori deontologici che ci accomunano e che ci impegnano a difendere sempre e comunque la dignità umana, esprimiamo la nostra profonda indignazione e rifiutiamo di rimanere in silenzio di fronte al genocidio in corso a Gaza. Da mesi, assistiamo a bombardamenti, deportazioni, uccisioni di persone in fila per ottenere cibo, alla distruzione delle infrastrutture civili e sanitarie, alla gravissima e disumana carestia e malnutrizione che sta subendo la popolazione di Gaza. Stiamo assistendo alla tortura, all’uccisione di personale sanitario nel pieno esercizio delle loro funzioni, all’uccisione di giornalisti che testimoniano quanto accade.  IL 28 AGOSTO, CI UNIAMO ALLA GIORNATA NAZIONALE DI DIGIUNO CONTRO IL GENOCIDIO A GAZA, promosso dagli operatori sanitari del servizio sanitario della rete #digiunogaza, dalla rete “Sanitari per Gaza” e dalla campagna DBS “TEVA? No, grazie”.  La Giornata Nazionale di Digiuno contro il genocidio a Gaza è su base libera e volontaria, e chi intende aderire è invitato a fotografarsi con il cartello “Digiuno contro il genocidio a Gaza”, al di fuori dell’orario di lavoro e all’esterno della struttura sanitaria, preferibilmente intorno al momento del pranzo, per poi condividere la foto sui propri social con #digiunogaza, e con i propri contatti e le proprie reti in modo da amplificare il messaggio. Aderisci con noi al Digiuno contro il genocidio a Gaza!https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe4uy9Zpp9Vc302g-5tIQGcxzvKBSYNdwvzI06EO1BVAUZPhQ/viewform

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